LA GUERRA E LA SPERANZA

Meris Monti, con Marco Ercolani al pianoforte e le letture del giovane ucraino Rostyslav Teslovyc, hanno aperto il Mese Dantesco 2023

Grande successo ha ottenuto, giovedì al Teatro Titano davanti a un folto pubblico, l’evento di apertura del MESE DANTESCO, che ha proposto una riflessione sul contributo che Dante, con le sue opere, può dare per riflettere sulla drammatica situazione del nostro presente in cui la guerra è tornata ad essere una drammatica realtà, molto vicina e incombente.

La prof.ssa Meris Monti ha presentato un percorso che si è articolato in tre sezioni: la guerra, le dolorose conseguenze, la speranza. Ognuna di esse è stata introdotta da brani che illustrano sia l’esperienza di Dante sia le esperienze di chi è coinvolto con i due scenari di guerra contemporanei più sconvolgenti, l’Ucraina e la Siria. Queste testimonianze e riflessioni sono state lette da Rostyslav Teslovyc, un giovane ucraino che risiede a San Marino e che è molto impegnato nel supporto ai connazionali rifugiati in territorio. Alle letture è seguito l’ascolto di musiche suonate al pianoforte da Marco Ercolani, un brillante allievo del Conservatorio di Bologna. Sono stati eseguiti il Preludio in Sol Minore, Op. 23, No. 5 di Sergej Vasil’evič Rachmaninov, la Sonata No.15 in Re Maggiore, Op. 28 (Pastorale), movimenti II e IV di Ludwig Van Beethoven e la Gymnopedie No.1 di Erik Satie, accompagnati dalla proiezione di immagini sul tema.

Nel suo primo intervento la prof.ssa Monti ha documentato l’esperienza di guerra che Dante ha vissuto in prima persona sul campo di battaglia a Campaldino, ma anche la tensione che logorava lui e gli animi degli abitanti della sua nazione e dei cittadini della sua amata Firenze, divisi in fazioni, animati dall’odio e dal desiderio di vendetta.

Nella seconda parte sono state esaminate le conseguenze drammatiche dei conflitti: le letture e le immagini hanno indagato il presente, l’intervento della prof.ssa Monti ha presentato la condizione di Dante in esilio, costretto a subire le pesanti conseguenze di una sconfitta e accusato ingiustamente di crimini non commessi. Le sue dolorose esperienze hanno permeato le opere scritte durante il lungo peregrinare per le città italiane in cui ha trovato rifugio ed hanno ispirato giudizi e riflessioni che egli ha lasciato come preziosa eredità ai suoi lettori.

La terza sezione si è incentrata sulla ricerca di una risposta a queste domande: che cosa ha sorretto Dante quando la sua vita è stata drammaticamente sconvolta dalle terribili conseguenze del conflitto interno a Firenze? Che cosa può sostenere gli uomini e le donne che oggi vivono dove infuria la guerra? Dante ci ha detto che solo la speranza sostiene e costruisce e ce lo ha testimoniato con forza scrivendo la Commedia. Le letture introduttive di questa parte hanno offerto esempi dei piccoli segni che nella devastazione del presente testimoniano la sopravvivenza di una dimensione veramente umana, ed il commento del celebre canto XXV del Paradiso ha proposto la profondità e la necessità di una virtù come la speranza.

Ancora una volta, seguendo il percorso di Dante, ci è stata offerta la possibilità di diventare suoi compagni nel viaggio che dalle buie profondità del male ci conduce alla luce del bene, consapevoli che è nel cuore di ognuno di noi che si gioca questa lotta.

Il secondo appuntamento del MESE DANTESCO, sempre con ingresso gratuito, è fissato per giovedì 26 aprile: sarà il professor Maurizio Gobbi che, alle 17, nella Sala Alberoni della Biblioteca di Stato, terrà una conferenza dal titolo “L’amore come forza motrice universale – Dante fra Platone e Aristotele”. Seguirà mercoledì 3 maggio 2023, sempre nella Sala Alberoni, l’incontro con la dottoressa Patrizia Di Luca con il saggio “Pablo Picasso – L’arte, la guerra, la pace”. Infine mercoledì 10 maggio, al Teatro Titano, con la partecipazione di alcuni allievi dell’Istituto Musicale Sammarinese, i professori Marco Capicchioni e Nicola Giaquinto affronteranno il tema “Dante in musica – Composizioni e compositori ispirati alla figura di Francesca da Rimini”.

Il MESE DANTESCO è promosso dall’Associazione Sammarinese Dante Alighieri, in collaborazione con la Scuola Secondaria Superiore, si avvale del contributo economico della Società Unione Mutuo Soccorso e si tiene sotto il patrocinio della Segreteria di Stato alla Cultura, dell’Ambasciata d’Italia a San Marino e della Commissione Nazionale Sammarinese per l’UNESCO.