La Dante Alighieri, in questo particolare periodo di crisi, invita gli studenti a trovare tempo e stimoli per il loro elaborato.
La Società Dante Alighieri di San Marino, consapevole della gravità dell’emergenza sanitaria in corso e insieme fiduciosa che la vita quotidiana, culturale e civica della Repubblica possa tornare presto alla normalità, considera opportuno posticipare la scadenza, fissata negli scorsi mesi per domani sabato 21 marzo, del premio “Un giorno per Dante 2020 – Prima edizione: Il principio del mattino“.
Il premio, rivolto a tutti gli studenti delle scuole e degli istituti superiori della Repubblica, nonché agli studenti sammarinesi iscritti fuori territorio, è nato per coinvolgere le nuove generazioni nella celebrazione del Dantedì (25 marzo), iniziativa istituita proprio quest’anno dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Repubblica Italiana.
Il termine per la consegna degli elaborati, che, lo ricordiamo, dovranno ispirarsi ai versi di “Inferno” I 37-41 in un’ottica di valorizzazione e di riattualizzazione della figura e dell’opera dantesche, è quindi prorogato al terzo sabato utile dopo la ripresa regolare delle lezioni scolastiche.
Il vincitore del primo premio riceverà la somma di 500 €, messa gentilmente a disposizione dall’Ambasciata d’Italia a San Marino e il suo testo verrà pubblicato sull’annuario Identità Sammarinese del 2020. Il secondo classificato riceverà la somma di 300 € e il terzo classificato la somma di 200 €, entrambe messe a disposizione dalla Società Dante Alighieri di San Marino.
La Società Dante Alighieri spera che il tema scelto – “Il principio del mattino”, riassunto dalle parole-chiave viaggio, mattino, stelle, amore e speranza – in un periodo così carico di ansie e timori (ma anche di attesa e desiderio), possa essere fonte di ispirazione per i giovani studenti, ora chiamati, come tutta la popolazione, a salvaguardare la salute pubblica restando nelle proprie case per un lungo periodo.
Gli alunni, ora alle prese – così come i docenti – con innovative tecnologie di “didattica a distanza”, troveranno forse tempo e stimoli, in questo periodo di forzato “ritiro”, per coltivare in se stessi la “speranza di un mattino di primavera” che fu anche di Dante, magari trasfigurando in questa Primavera l’ora più che mai fortissimo desiderio di ritorno alla normalità, il rifiorire delle relazioni sociali e il rinnovamento – verrebbe da dire la rinascita – del paese e della società.
Al di là di ogni considerazione specifica, è forse proprio questo il periodo giusto per abbeverarsi, con nuove consapevolezze, ai classici, ai grandi della letteratura italiana, a Leopardi, a Manzoni, a Boccaccio, e soprattutto a Dante. Perché per comprendere e attraversare le paure, le angosce esistenziali e i nuovi, abissali, interrogativi che questo nuovo tempo porta con sé, non c’è soluzione migliore che ritornare – magari in vista di un nuovo, inevitabile e quanto mai necessario Umanesimo – a contattare la nostra “umanità”, il nostro essere uomini e umani, tramite le “humanae litterae”, gli “auctores” e, specialmente, la “Commedia“, di cui, come ci ricorda l’Epistola a Cangrande, “il soggetto è l’uomo“.
La Società Dante Alighieri, con la più viva speranza di poter riprendere quanto prima le numerose attività volte a coinvolgere i giovani sammarinesi, gli studenti delle scuole e i musicisti dell’Istituto Musicale, porge le più profonde condoglianze alle tante famiglie in lutto e desidera manifestare la più sincera vicinanza a tutti i cittadini e ai residenti, così duramente messi alla prova in questo momento di grande difficoltà; non può che farlo che attraverso le parole di Dante, esprimendo la speranza che presto anche noi potremo finalmente dire: “E quindi uscimmo a riveder le stelle” (Inferno XXXIV, 139).