Si è conclusa domenica scorsa alla fortezza, nella splendida torre progettata da Francesco di Giorgio Martini, la rassegna “In viaggio con Dante – San Leo incontra Dante”, con il magnifico “Concerto per Dante”. L’evento era imperniato sull’esecuzione della splendida composizione scritta dal musicista padovano Paolo Pandolfo, che ha messo in musica la fine del 16° e il 17° canto dell’Inferno dantesco, dal titolo “Il volo di Gerione”, composizione che ha vinto quest’anno il II° Concorso Nazionale “Dante in Musica”. Il brano musicale, ispirato dal testo dantesco, è stato puntualmente presentato dal prof. Giovanni Ponchio, quindi il regista e attore Alessandro Braga ha letto magistralmente il 17° canto. Infine i Solisti, il Coro e l’Orchestra della Cappella Musicale San Francesco di Ravenna, diretti da Giuliano Amadei, hanno magnificamente eseguito la composizione originale. Amadei ha detto che “Il volo di Gerione”di Paolo Pandolfo non rappresenta solo un’occasione di unire cultura e musica. La sensibilità del compositore veneto incontra i versi della Divina Commedia per un’ora di ascolto che seduce lo spettatore evocando una delle creature più oniriche di tutta l’opera dantesca. Crediamo che l’originalità di approccio e di esecuzione garantiscano al pubblico un’esperienza di coinvolgimento davvero unica”. Esperienza confermata dai lunghi scroscianti applausi del pubblico.
Numerose e varie le iniziative della manifestazione leontina di quest’anno, la seconda, fra le quali non sono mancati, come già nel 2018, gli interventi di alcuni fra i conferenzieri del Mese Dantesco che si tiene annualmente in Repubblica fra la fine di maggio e l’inizio di giugno. Dopo il reading-concerto di Teodoro Forcellini, Luca Zavoli e Matrioska String Trio e la lectura Dantis del prof. Maurizio Gobbi dello scorso anno, questo settembre è stata la volta di una lezione-saggio musicale e di un reading drammatico.
La prima serata dell’8 settembre, a cui era presente un pubblico numeroso e interessato, ha visto come protagonisti il Maestro Marco Capicchioni, docente di piano e storia della musica all’Istituto Musicale Sammarinese, e il giovane pianista Nicola Giaquinto. Il dialogo fra le micro-lezioni divulgative del primo e le eccellenti esecuzioni concertistiche del secondo ha raccontato con grande efficacia lo stratificato rapporto di influenza che lega l’opera e la figura di Dante alla musica di alcuni fra i più grandi compositori occidentali.
Nell’altra serata “sammarinese”, tenutasi il 21 settembre e assai apprezzata dai presenti, due giovani ma esperti attori, Cristiano Pezzi e Giovanni Zonzini, hanno letto e valorizzato con grande capacità espressiva un originale dramma teatrale a tre voci di Valeria Martini, docente di lettere della Repubblica, che ha immaginato per i lettori del “sacro poema” (e in particolare per quelli desiderosi conoscere gli epiloghi impliciti nella Commedia) cosa attende Virgilio dopo la partenza di Dante per il Paradiso.
Grande successo quindi, sia per la rassegna indetta dal Comune di San Leo, sia per i singoli protagonisti sammarinesi delle serate. Tanto la musica quanto il teatro, linguaggi affini e complementari a quello più strettamente poetico, hanno infatti permesso ai nostri conferenzieri e interpreti di celebrare più che degnamente l’amicizia tra San Leo e Dante e tra la Repubblica e il Montefeltro.
L’associazione Dante Alighieri di San Marino desidera infine ringraziare il sindaco Leonardo Bindi e, in particolar modo, l’assessore alla cultura Francesca Mascella per l’invito e l’opportunità data ai relatori del “Mese Dantesco” sammarinese, nonché tutti coloro che hanno preso parte alla meritoria iniziativa, consolidando così il legame, che ha profonde radici storiche e culturali, tra San Marino e San Leo.